Buonasera,

Sono Valentina Cornacchione, Fotografa e capo Redattrice della rivista online Photopress – Mondo sommerso https://www.photopress-mondosommerso.com/ . Oltre a scrivere articoli inerenti alla subacquea, la vela e a tutto ciò che include l’ambiente acquatico compresa la sua salvaguardia, abbiamo un occhio particolare per il fiume Tevere (il nostro vice Direttore è un fiumarolo di Roma) e siamo anche produttori e produttrici di documentari.

Stiamo lavorando alla produzione di “Tyrrhenia rediscovery”, un documentario che promuove la sensibilizzazione e la valorizzazione degli ambienti acquatici tramite attività scientifiche, culturali e sociali.

La prima parte del documentario, autoprodotto, si svolge nel Lazio ripercorrendo le strade “d’acqua” che i popoli antichi come etruschi e romani usavano navigare, ovvero il fiume Tevere.

Personalmente ho constatato che il Tevere è molto più valorizzato in Umbria ed alto Lazio piuttosto che nel tratto che attraversa Roma purtroppo (sono Perugina di nascita e sto vivendo e lavorando a Roma, trasferendomi nella Capitale da sola il Fiume mi ha sempre accompagnata con la sua presenza durante i viaggi tra Roma e Perugia, facendomi sentire in qualche modo meno sola e diventando per me il mio “filo rosso”). Sono venuta a conoscenza della Vostra Associazione “Ecomuseo del Tevere” tramite una mia amica e collega dopo una lunga chiacchierata sull’importanza di questo fiume sia anticamente che attualmente. Curiosando sul vostro sito posso solo che rimanere affascinata dal vostro lavoro e impegno, con un archivio storico incredibile.

La mia spinta a voler coinvolgere Associazioni ed enti dell’Umbria deriva anche da un’ultima notizia locale, proveniente da cariche politiche impegnate nell’amministrazione pubblica di Roma nella quale, pur di non aprire gli occhi sulla criticità del Tevere e del suo inquinamento da plastica nel tratto urbano che riversata in mare viene riportata sulle spiagge laziali, stanno incolpando maggiormente le città e i borghi prima della Capitale.

Oltre a diffondere il messaggio di questo documentario che prevede il coinvolgimento di diversi enti e istituzioni, vorrei proporvi di diventare nostri sostenitori per dar risalto al vostro encomiabile lavoro di valorizzazione del tratto fluviale proponendo attività, progetti e per essere da esempio a chi ancora non ha purtroppo preso in considerazione l’attività. Basti pensare che verso Ponte Marconi a Roma abbiamo, nel tratto di 1km, un antico porto papalino, resti di un ponte demolito dall’invasione Francese del 1800 ed un approdo etrusco completamente dimenticati dal tempo e dall’incuria umana.

La prima parte del documentario vuole dar risalto alla storia che il Tevere conserva sia sopra che sotto la superficie delle sue acque essendo anche subacquei di professione, dimostrandone la sua navigabilità soprattutto nel tratto dall’Isola Tiberina alla foce, vivendo la città ed un panorama unico. Ci sarebbe piaciuto spingerci più a monte verso le mie terre natali, ma fisicamente abbiamo capito che purtroppo con una barca (navigheremo in barca a vela probabilmente in legno) è impossibile per via di dighe, rulli e tratti molto bassi.

Lascio qui il link del video promo della prima parte del documentario che introduce il Tevere nel tratto romano: https://www.youtube.com/watch?v=727OigZ6yac&feature=emb_logo

Cordiali saluti

Valentina Cornacchione

Redazione di Photopress – Mondo Sommerso / Produzione di Tyrrhenia rediscovery