I Carbonai

Per ripercorrere le strade e i luoghi della vita quotidiana dei carbonai, antico mestiere della zona di Fratticiola Selvatica.

Borgo di Fratticiola Selvatica (Perugia)

I Carbonai DI FRATTICIOLA

Escursione a Fratticiola Selvatica – Km 2 circa

Altezza s.l.m. Circa 700 metri
Tempo di percorrenza con “guida” e relative soste nei luoghi legati alla storia dei carbonai 3 ore
Comuni interessati
Perugia
Cosa c’è da vedere Il Patrimonio Culturale allegato alla scheda
Partenza e arrivo Fratticiola Selvatica – Fratticiola Selvatica (PG)
Andata e ritorno a Perugia L’andata e il ritorno a Perugia potrà avvenire utilizzando il servizio di “Umbria Mobilità” – autobus di linea

Presto potrai scaricare il file gpx per seguire il percorso e utilizzarlo con il tuo smartphone

Alle porte di Fratticiola Selvatica sulla destra iniziamo l’escursione dal campo sportivo. Il campo sportivo è una vasta terrazza che si affaccia sulla verde pianura assisana tra il Subasio e il Tezio, di rimpetto alla città di Perugia. La prima pietra del campo sportivo fu posta il 16 settembre e il 29 giugno 1965 fu inaugurato, realizzando così, l’aspirazione della gioventù fratticiolese.

Ci spostiamo al castello

Il castello occupa la zona più alta del colle e costituisce la parte più antica del paese. Ciò che rimane oggi sono:le torri , le mura ed una porta dove attualmente si trova il forno. In antichità la fortezza aveva una forma ottagonale, cinque torri ed una sola porta.

 

La chiesa di San Pietro

All’interno delle mura è collocata ancora oggi la chiesa di San Pietro, è antecedente al XIV secondo ed è opera di un architetto ignoto. Un tempo era collocato fuori dalle mura del castello, in seguito venne inglobata nelle mura. Nel secoli l’edificio ha subito modificazioni strutturali, anche grazie alla presenza dell’Ordine dei Cavalieri di Malta che lo sovvenzionava. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a volta ed è adornata da due dipinti, uno dei quali raffigura la resurrezione di Cristo. Sono presenti anche una statua del Santo e un affresco della Vergine risalente al 1610. A sinistra del presbiterio vi è la cappella del Santissimo Sacramento.
A destra della facciata si trova il campanile, ricavato da una delle torri preesistenti, e la sacrestia. Della presenza dei Cavalieri di Malta rimane anche lo stemma sopra il portale esterno. Le origini dell’edificio sono piuttosto antiche. Certamente in passato San Pietro era membro della Chiesa di San Fiorenzo a Perugia e riconosceva come matrice la Chiesa abbaziale di San Salvatore di monte Acuto. Fu nel 1580 che questa Chiesa, in virtù di una bolla di Gregorio XIII, passò sotto il dominio della Commenda, ossia la Precettoria di San Giustino della religione di Malta. San Pietro rimase per tre secoli sotto il controllo dell’ordine che si preoccupò dei restauri. I cavalieri di malta si impegnarono a provvedere alle spese di mantenimento della Chiesa, e per questo, aveva la facoltà di scegliere il parroco. A partire dal 1927 la parrocchia diventò indipendente e da allora la nomina del parroco spettò all’Arcivescovo di Perugia.

 

Il pozzo

Sempre all’interno delle mura del castello troviamo il pozzo. Fratticiola è sempre stata povera d’acqua e, il pozzo rappresentava l’unica risorsa quando la popolazione era costituita solo da cinque famiglie. Nel 1850 gli abitanti erano più di 200 per cui fu scavato un altro pozzo, profondissimo, che dava, tuttavia, ancora pochissima acqua. Fu costruita allora anche una cisterna che raccoglieva l’acqua dai tetti e quell’acqua era molta preziosa per abbeverare il bestiame e per le pulizie di casa. Tuttavia per bere, per cucinare e per lavare la biancheria le donne dovevano comunque andare alla fonte, e le fonti (le cosiddette “Fontacce”) erano lontane.

 

La Pro Loco di Fratticiola Sevatica

All’interno delle mura è collocata la sede della Pro Loco di Fratticiola Sevatica. I racconti del presidente della Pro Loco di Fratticiola Selvatica ( 18 Maggio 2012). La pro loco organizza nel mese di luglio la “Sagra dello Spaghetto dei Carbonai”. Durante questa Sagra il paese viene diviso in sette Rioni, che partecipano al palio del carbonaio.
Durante la manifestazione si possono gustare piatti tipici della cucina locale. Il piatto tipico è lo spaghetto del Carbonaio realizzato con uova e ottima pancetta. L’appuntamento più importante durante questa festa è “La rassegna del mulo e del cavallo da soma”. Questa rassegna accoglie molti esemplari di muli e cavalli. Durante la festa tanti sono gli intrattenimenti: musica, spettacoli e mostre. La manifestazione riesce ad unificare la vita del passato con quella del presente: ci illustra un mondo in cui l’opera dell’uomo, la sua manualità, il suo impegno fisico, erano e sono essenziali alla sopravvivenza.