Castello di Montelabate
Michelino si chiedeva: “Ma cosa ci sarà oltre le mura del castello?”
Il castello di Montelabate
Su quella collina… in quel castello… abitava gente molto triste.
Il re del castello pensava solo a due cose: a comandare e a costruire armi sempre più terribili per la guerra.
Nel castello era addirittura vietato far entrare le stagioni e quindi anche i fiori, con i loro profumi ed i loro mille colori.
Solo Michelino si chiedeva: “Ma cosa ci sarà oltre le mura del castello?”
E arrampicato su una piccola e stretta finestra, vide con i suoi occhi cose che non conosceva, di cui non sapeva il nome. “Cosa sarà quella palla che sta lassù? …e quanto sarà grande questo tappeto verde che arriva fino laggiù?”
Ma un giorno, senza farsi accorgere, riuscì a passare attraverso la piccola finestra e cominciò a correre verso la campagna “…sul tappeto verde” come la chiamava lui!
Trovò tutto così bello che raccolse alcune piccole piante e le portò al castello.
Prese due piccole scodelle, le riempì di terra e vi infilò le piccole piante.
Michelino non conosceva il ritmo delle stagioni, non poteva sapere che le piante hanno il tempo del sonno e del risveglio.
Il tempo passava e le piccole piante non crescevano, così Michelino tornò ad essere triste.
Ma il tempo del risveglio arrivò e… dai piccoli vasi spuntarono piccoli e sottili fili verdi, che si alzavano, si alzavano ogni giorno di più.
Michelino era veramente felice nel veder crescere quelle piante.
Ma un giorno il re mentre passeggiava per il castello, vide alla finestra di Michelino le piante verdi.
Il re andò su tutte le furie, fece distruggere le piccole piante e lo fece arrestare perchè aveva disobbedito alle sue leggi!
In prigione, per Michelino furono giorni molto brutti.
Si accorse che tra le pietre c’era un grosso buco, si avvicinò e riuscì a conoscere Tonio, un ragazzino che abitava nella campagna.
Insieme parlavano di molte cose ed iniziarono a pensare anche al modo di fuggire dalla prigione e di potersi liberare del re.
“Perchè non piantiamo tra pietra e pietra del castello tante piantine, di quelle che si arrampicano su su?”
Tonio si mise al lavoro.
Passarono le stagioni del sonno…
Arrivò il tempo del risveglio e le piccole piante cominciarono a crescere… a mettere piccole foglie… a crescere ancora e ad entrare nel castello…
Le radici si allungarono tanto tra una pietra e l’altra che… causarono il crollo delle mura. Il re scappò, gli abitanti del castello da tristi diventarono felici e gioiosi, ballarono e cantarono per tutto il giorno!
Il castello venne abbandonato.
Entro il castello prese dimora un vero bosco e per la prima volta il vento, la pioggia, il sole, gli uccelli, le lucertole, le roselline…
E del castello cosa ne è rimasto?
Di anno in anno le pietre cadono e rotolano giù nel torrente,
portandole chissà dove!