Le chiese dei templari
Disegno fiancata della Chiesa di San Bevignate (Perugia)
Alla ricerca delle testimonianze dei Templari.
Chiesa di San Bevignate
La nostra ricerca inizia dalla testimonianza più interessante che si trova fuori dalle cinta murarie in posizione isolata e lontana dal centro della città: Il complesso monumentale templare di San Bevignate, situato vicino all’attuale cimitero monumentale di Perugia, costituisce un’eccezionale testimonianza della presenza, a partire dagli anni Sessanta del Duecento, della Milizia del Tempio.
Sobria e possente nell’aspetto esteriore, ingentilito da un portale strombato con arco a tutto sesto in pietra bianca, la chiesa di San Bevignate all’interno si contraddistingue per il notevole sviluppo verticale e per la pianta a navata unica, scandita in due ampie campate da pilastri a fascio sostenenti volte a crociera con costoloni. L’abside – edificata in corrispondenza dello spazio ipogeo concepito per accogliere le spoglie dell’eremita Bevignate – risulta leggermente rialzata rispetto al livello della navata, edificata su preesistenze di età romana rese accessibili ai visitatori grazie ai lavori di consolidamento e restauro commissionati dal Comune di Perugia a seguito degli eventi sismici del 1997.
Tra le superstiti chiese e cappelle italiane appartenute alla Militia Templi fino al 1312 – anno della soppressione dell’Ordine per volontà di papa Clemente V –, la chiesa di San Bevignate spicca per la ricchezza e la complessità della sua decorazione pittorica, eseguita orientativamente in due fasi tra il 1260 e il 1283.
Si può continuare scendendo verso la valle del fiume Tevere incontrando i paesi di Casaglia, Ponte Valleceppi, Civitella d’Arna per arrivare a Ripa e fermarsi al piccolo cimitero locale, dove all’interno si trova la chiesetta di Santa Maria.
Pieve di Santa Maria di Ripa
La piccola pieve, edificata dai monaci benedettini del vicino monastero di S.Giustino d’Arna, nel X – XI sec. passò sotto la proprietà dei Monaci Templari, e dopo la soppressione dell’ordine, agli inizi del XV sec., divenne proprietà dei Cavalieri di Malta.
Alla fine del 1800 le fu costruito attorno il cimitero di Ripa e oggi è di proprietà del comune di Perugia.
Al suo interno ci sono affreschi di scuola umbra del XIV – XV sec.
Poi ridiscendendo nella direzione di Piccione sulla piccola valle prima della strada per Fratticiola Selvatica, si incontra un sentiero in terra battuta che conduce alla Abbazia di San Giustino d’Arna.
Abbazia di San Giustino d’Arna (Loc. Piccione)
La struttura e i relativi terreni appartengono al Sovrano Militare Ordine dei Cavalieri di Malta con sede a Magione e ne hanno fatto una grande Azienda agricola. La chiesa è chiusa e non è officiata se non raramente.
La notizia più antica della chiesa risale al 1156. San Giustino d’Arna probabilmente dipendeva in origine dall’abbazia di santa Maria di Valdiponte (Montelabate) con la quale fu in lite per il possesso del colle di Farneto. A causa del suo decadimento materiale e spirituale, fu concessa, attorno al 1237, da papa Gregorio IX ai Templari con l’intercessione dei buoni uffici di fra Bonvicino di Assisi suo cubiculario. Del complesso antico monastero, oggi resta soltanto la suggestiva chiesa romanica, di pietra squadrata, ristrutturata nel 1933.
Particolarmente interessante è l’esterno dell’abside della chiesa: è infatti a due ordini di archetti, motivo che è frequente nel romanico, con esili colonnine scanalate e in cima il bizzarro campaniletto a ventaglio.
L’insieme conferisce una spiccata grazia a questo bellissimo monumento: è una perla poco conosciuta.